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Innovazione e sostenibilità per l'agricoltura e l'ambiente

Cerealicoltura, la guida satellitare conviene? Facciamo i conti

Cerealicoltura, la guida satellitare conviene? Facciamo i conti Tommaso Cinquemani Uno studio del Crea ha messo a confronto la guida manuale con quella semi automatica durante le attività di semina del frumento. La prima è più conveniente nelle aziende piccole, mentre la seconda risulta ideale per le grandi aziende e i contoterzisti. Ecco i dati La guida parallela (o semi automatica) è considerata l’entry level dell’agricoltura di precisione. Consiste in un sistema che permette di mantenere la traiettoria del trattore in campo in maniera automatica, senza la necessità di intervento da parte dell’operatore, che deve invece subentrare nelle manovre di svolta a fine campo. Il sistema si basa su un modulo di ricezione satellitare (Gnss) e di correzione Rtk, Real time kinematic, che identifica la posizione del trattore nel campo con un errore di 2-3 centimetri. A questi si abbina il sistema di navigazione che comanda lo sterzo della trattrice attraverso un sistema idraulico. La guida parallela ha il pregio di rendere le operazioni di campo più precise, sollevando l’operatore dall’onere di correggere in continuazione la traiettoria del mezzo mentre avanza in campo e permettendo anche il lavoro di notte o in condizioni di scarsa visibilità. Ma è anche conveniente? Uno studio del Crea-It (Semi automatic guidance vs. manual guidance in agriculture: a comparison of work performance in wheat sowing) ha provato a mettere a confronto la guida manuale con quella semi automatica nell’attività di semina del grano, con questi risultati. Guida manuale e semi automatica a confronto Dalla prova sperimentale, effettuata presso il centro Crea di Monterotondo (Roma), è emerso che: In verde chiaro le aree seminate con la guida parallela, in rosso quelle con la guida automatica. In azzurro le aree di campo non seminate Concludendo “La guida semi automatica conviene alle aziende agricole che hanno molti ettari da coltivare, specialmente se suddivisi in appezzamenti piccoli, dove sono richieste molte manovre. È utile soprattutto ai contoterzisti che in questo modo riescono ad ottimizzare le ore macchina”, spiega Antonio Scarfone, ricercatore del Centro di ingegneria agraria del Crea di Monterotondo e tra gli autori dello studio. Bisogna poi prendere in considerazione il fatto che il sistema di guida assistita non è ammortizzato solo sulla semina, ma su tutte le operazioni di campo effettuate in azienda, anche su colture diverse dal frumento. E che rappresenta, oggi, un indispensabile primo passo di un percorso verso il precision farming. Infine, valutando i costi sopra elencati, bisogna considerare che il prezzo della tecnologia si è notevolmente abbassato negli anni, rendendo maggiormente abbordabili tali sistemi. Ogni agricoltore dovrebbe dunque fare le proprie valutazioni, anche in considerazione del provvedimento governativo sul credito d’imposta, che permette di comprare trattori e attrezzature smart con importanti “sconti”. Il report completo è disponibile in questa pagina. © AgroNotizie – riproduzione riservata Fonte: Agronotizie Autore: Tommaso Cinquemani   Facebook Instagram Telegram Come acquistare Modalità di pagamento Condizioni di vendita Garanzie prodotti Recesso e rimborso Lavora con noi Collaborazioni Traccia il tuo ordine Assistenza tecnica Privacy Servizio assistenza Distributore ufficiale

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Il futuro delle leguminose nell’orizzonte 2023-2027

Il futuro delle leguminose nell’orizzonte 2023-2027 La novità degli eco-schemi apre nuovi scenari (positivi) per queste colture, già ora considerate interessanti da molti produttori La nuova Pac 2023-2027 si pone nuovi obiettivi e si prepara ad affrontare nuove sfide riguardanti la transizione ecologica, in coerenza con la strategia del “Green Deal Europeo”.   Questione di strategia La visione del “percorso verde” europeo è la neutralità climatica dell’agricoltura, cioè azzerare entro il 2050 le emissioni di gas a effetto serra. La strategia green dell’Ue interessa anche il settore agroalimentare europeo, con una particolare attenzione alla sostenibilità “dal produttore al consumatore” e alla sicurezza dell’approvvigionamento alimentare, senza dimenticare la protezione dei terreni, dell’acqua, dell’aria, della salute delle piante e il benessere animale.Le strategie agroalimentari per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica sono la “Farm to Fork” e “Biodiversità”, che mirano entro il 2030 alla riduzione del 50% dell’uso degli agrofarmaci, del 20% i fertilizzanti, del 50% degli antibiotici utilizzati negli allevamenti e destinare almeno il 25% dei terreni ad agricoltura biologica.     I vantaggi ambientali delle leguminose In linea con la nuova Pac, è necessario capire come attuare nel miglior modo possibile le strategie a tutela dell’ambiente. In questo contesto, le colture leguminose, o meglio le colture fornitrici di proteine vegetali, risultano essere un’ottima soluzione per il raggiungimento delle suddette strategie europee. Tra le colture produttrici di proteine vegetali rientrano le piante proteiche (pisello proteico, fave e favette, lupino dolce, ecc.), le proteoleaginose (girasole, soia, colza) e le leguminose foraggere (erba medica, trifoglio, ecc.). I principali vantaggi apportati dalla coltivazione di leguminose sono la possibilità di migliorare la rotazione tra colture depauperanti e colture da rinnovo, interrompendo la monosuccessione di cereali. La produzione di leguminose in Europa serve anche a contrastare il cambiamento climatico. Le colture proteiche, infatti, possono contribuire a ridurre le emissioni di gas a effetto serra attraverso l’assimilazione e la fissazione di azoto nel terreno (pari fino a 100 kg di azoto per ettaro al mese), riducono di conseguenza anche l’uso di fertilizzanti azotati di sintesi, il cui potenziale di riscaldamento tramite protossido d’azoto è 310 volte superiore al biossido di carbonio. Anche la fertilità del suolo viene incrementata. Una maggiore percentuale di colture leguminose nella rotazione colturale, infatti, contribuisce ad uno stoccaggio più equilibrato degli elementi nutritivi, ad una maggiore resistenza alle malattie, una migliore struttura dei suoli (compreso l’aumento dell’efficienza energetica per il trattamento dei suoli), ad un ridotto utilizzo di erbicidi e a una maggiore biodiversità favorevole all’impollinazione. Inoltre, l’impiego dei concimi azotati viene ridotto, in quanto le leguminose nell’avvicendamento agricolo riducono sostanzialmente la necessità di utilizzare fertilizzanti azotati di sintesi, diminuendo i costi complessivi di produzione per gli agricoltori. Migliora anche la biodiversità agricola attraverso l’uso esteso di leguminose adatte alle condizioni climatiche europee (come fagioli, soia, piselli, lenticchie, lupino, ceci, erba medica, trifoglio, facelia, ginestrino e lupinella), così da stabilizzare e aumentare le diversità all’interno del sistema produttivo. Anche per quanto riguarda la sicurezza alimentare si osservano dei vantaggi, attraverso un migliore equilibrio fra produzione di proteine di origine vegetale e animale, in quanto la produzione di proteine vegetali è più vantaggiosa rispetto alle proteine animali per quanto riguarda l’energia, l’acqua e gli apporti esterni.   I benefici ambientali ed economici derivanti dalla coltivazione delle leguminose hanno indotto l’Unione Europea a promuovere queste colture, inserendole all’interno del sostegno accoppiato e in uno dei nuovi strumenti della Pac: gli “eco-schemi”. Per quanto riguarda il primo strumento, secondo la proposta della Commissione europea, gli Stati membri possono concedere un sostegno accoppiato, a settori o a tipologie di agricoltura che rivestono particolare importanza per ragioni economiche, sociali o ambientali e che si trovano in difficoltà. Uno dei settori ai quali è concesso il sostegno accoppiato è proprio quello delle leguminose, con un plafond mirato, ad incremento di quello degli altri settori. Infatti, la nuova Pac 2023-2027 prevede che ogni Stato membro può assegnare al sostegno accoppiato fino al 13% del proprio massimale dei pagamenti diretti con la possibilità di incrementare questa percentuale del 2%, purché la percentuale eccedente il 13% sia destinata alla produzione delle colture proteiche. tab. 1 Le proteine vegetali nella Pac 2023-2027 Sostegni Descrizione Pagamento accoppiato Ogni Stato membro può assegnare al sostegno accoppiato fino al 13% del proprio massimale dei pagamenti diretti. Questa percentuale può essere aumentata del 2%, purché la percentuale eccedente il 13% sia destinata alla produzione delle colture proteiche. L’Italia può introdurre un sostegno accoppiato alle colture destinate alle proteine vegetali: soia, girasole, colza, leguminose da granella (pisello, fava, favino, favetta, lupino, fagiolo, cece, lenticchia, vecce), leguminose foraggere, erbai di leguminose. Questa tipologia di pagamento è già presente nella Pac 2015-2022. Eco-schemi Nella lista dei 41 ecoschemi, proposti dalla Commissione europea c’è la “Rotazione delle colture con inserimento di leguminose”. L’Italia può concedere un pagamento annuale alle aziende che inseriscono le leguminose nell’ordinamento colturale. Le leguminose negli eco-schemi La novità assoluta della Pac 2023-2027 è l’obbligo per ogni Stato membro di dotarsi di schemi volontari per il clima e l’ambiente, anche detti “eco-schemi”. Ed è proprio in questo strumento che le leguminose suscitano un certo interesse. I regimi per il clima e l’ambiente consistono in un pagamento erogato annualmente per ettaro agli agricoltori che s’impegnano volontariamente a osservare determinate pratiche agricole benefiche per il clima e l’ambiente. Un recente documento del gennaio 2021 (List of potential agricultural practices that eco-schemes could support), la Commissione propone un elenco di 41 pratiche agricole per gli eco-schemi, da cui attingere per le scelte nazionali. Tra le numerose pratiche agricole elencate in questo documento, c’è anche l’introduzione nella rotazione delle colture di leguminose per aumentare i livelli di fertilità del suolo e di carbonio organico. I vantaggi ambientali apportanti dall’inserimento nella rotazione colturale delle leguminose, sono molteplici: miglioramento della struttura e della fertilità del terreno (grazie alla caratteristica di colture azotofissatrici), riduzione dell’impiego di fertilizzanti di sintesi e agrofarmaci, minimizzazione del rischio di abbandono e/o depauperamento del terreno a causa della monosuccessione dei cereali e la conseguente perdita di sostanza organica. Considerato che dalla sostanza organica

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Credito d’imposta 4.0: la proroga è di 5 mesi

Credito d’imposta 4.0: la proroga è di 5 mesi Dopo le 2 date discordanti del Decreto Milleproroghe e della Legge di Bilancio, il ddl n. 452 fa ordine e stabilisce la scadenza definitiva per completare gli investimenti in macchinari 4.0 prenotati entro fine 2022 Le aziende agricole che hanno ordinato una macchina usufruendo del credito d’imposta 4.0 hanno iniziato il 2023 nell’incertezza. A fine 2022 il Governo ha prorogato l’agevolazione fiscale facendo un po’ di confusione con le date. Il Decreto Milleproroghe (Decreto-legge n. 198 del 2022) ha stabilito che la consegna dei beni materiali 4.0 prenotati entro fine 2022 potesse avvenire fino al 31 dicembre 2023 con il credito d’imposta maggiorato. Subito dopo la Legge di Bilancio 2023 (Legge n. 197 del 29 dicembre 2022) ha accorciato i tempi fissando il termine al 30 settembre 2023. La nuova scadenza calma le acque La risposta definitiva per le associazioni di categoria che hanno chiesto un chiarimento è arrivata lo scorso 15 febbraio quando il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 452 di conversione in legge del Decreto Milleproroghe, passato anche alla Camera il 22 febbraio. Il Decreto sposta al 30 novembre 2023 il termine per concludere gli investimenti in beni materiali 4.0 prenotati entro fine 2022 beneficiando delle aliquote dello scorso anno La nuova data concede 5 mesi in più rispetto all’originaria scadenza del 30 giugno 2023 e lascia a costruttori e concessionari più tempo per completare le consegne delle macchine agricole ordinate. La proroga tranquillizza anche gli imprenditori agricoli che, potendo usufruire del bonus come previsto al momento della prenotazione, non devono sostenere maggiori spese per l’acquisto dei nuovi mezzi. Come nel 2022, fino al 30 novembre 2023 gli agricoltori potranno contare sul credito d’imposta pari al 40% del costo per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro, al 20% per gli investimenti da 2,5 a 10 milioni e al 10% per gli investimenti da 10 milioni fino a 20 milioni. Diversamente, dal primo dicembre 2023 le aliquote scenderanno rispettivamente al 20, 10 e 5% per le 3 fasce di investimento. Più serenità per concessionari e agricoltori La proroga permette a tutti di tirare un sospiro di sollievo. Tra le associazioni più soddisfatte Federacma, Federazione nazionale dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, e Coldiretti. “Ringraziamo il Governo e i parlamentari Matteo Gelmetti e Sabrina Licheri, primi firmatari degli emendamenti riguardanti il credito d’imposta 4.0, per averci ascoltato. L’estensione ottenuta è cruciale per il comparto in questo periodo caratterizzato da rallentamenti negli approvvigionamenti delle materie prime e, di conseguenza, nelle produzioni industriali – afferma Andrea Borio, presidente di Federacma. In futuro, ci auguriamo di poter contribuire al lavoro di riordino degli incentivi annunciato dal Ministero delle imprese e del made in Italy. È importante continuare a trasmettere fiducia al settore primario come fatto in questi ultimi anni”. Per diversi esponenti di Coldiretti, “la proroga è una boccata di ossigeno per le aziende agricole colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia e dei mezzi tecnici ma anche da maltempo e siccità. Ricordiamo che nel 2022 i rincari energetici hanno determinato un aumento dei costi di produzione del 23% e i prezzi di fertilizzanti, alimenti per animali e macchinari hanno registrato aumenti anche a doppia cifra”. © AgroNotizie – riproduzione riservata Fonte: AgroNotizie Autore: Serena Giulia Pala Facebook Instagram Telegram Come acquistare Modalità di pagamento Condizioni di vendita Garanzie prodotti Recesso e rimborso Lavora con noi Collaborazioni Traccia il tuo ordine Assistenza tecnica Privacy Servizio assistenza Distributore ufficiale

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